martedì 27 settembre 2011

IVA al 21%_chiarimenti

Dal 17 Settembre è entrata in vigore la legge n°138/2011 approvata il 14/09/2011, e pubblicata oggi 16 settembre, parte della nuova manovra finanziaria del Governo, dove l'IVA passa al 21% su tutti quei prodotti e servizi con IVA ordinaria al 20%.
Come a volte succede si crea però qualche piccolo dubbio o comunque la maggior parte di noi non ha ben chiaro quali sono i prodotti con l'IVA al 20%, quali quelli al 10% (qualcuno scoprirà che esiste anche un IVA al 10%) e quali quelli al 4%. Ci sono anche prodotti al 38% ma sono i beni di lusso come gioielli in platino, pellicce, tappeti orientali e gli yacht.

L'IVA al 21%Se pensate che è solo un 1%, sappiate che solo dall'entrata in vigore e sino a fine anno si prevede un ingresso extra nelle casse dello Stato di 700 milioni di euro, mentre in un anno saranno più di 4 miliardi di euro, una enormità per le persone normali.
Per capirci un po' di più le diverse classificazioni di imposta sul valore aggiunto (I.V.A.) sono state così stabilite:

4% per tutti quei prodotti e servizi definibili di prima necessità o fondamentali o comunque prodotti di uso comune cioè parliamo di latte fresco, burro, formaggi, farina, verdure, frutta, legumi, pasta etc etc, giornali e riviste (non quelli pornografici), la prima casa, per i servizi quello della ristorazione nelle mense, i servizi di assistenza sanitaria, i servizi di educazione, etc. etc.
10% per tutti quei prodotti e servizi come gli animali (vivi o morti, freschi o congelati) e i suoi derivati come la carne, il lardo, la selvaggina, le uova, i pesci e i crostacei, fiori e piante ornamentali, cereali minori, cacao, marmellata, birra, l'energia elettrica, combustibili ma NON la benzina, medicinali, la tv via cavo e digitale, il tram e la metropolitana, etc. etc.
Se volete potete consultare la Tabella A allegata al
decreto n°633 del 1972 con elencati in dettaglio i prodotti e la loro classificazione di IVA, ma come vedete sono molto diversificati e con così tante categorie e derivazioni che ci si può perdere.

L'IVA al 21%Per dare un valore concreto, su un acquisto da 60€ l'incremento è di 50 centesimi, immediatamente uno può pensare che sia poco, ma se calcolate in un anno le vostre spese, piccole o grandi quei 50 centesimi si moltiplicano sino a diventare cifre consistenti. Dai vari calcoli fati da diversi enti la forbice è ampia, da 120€ a 250€, basandoci sui calcoli di Federconsumatori e Adusbef si parla di 175€ l'anno, fate conto cosa potete farci. Facciamo però degli esempi di quali sono i generi che aumenteranno divisi per categoria:
Casa
biancheria per la casa e tessuti - mobili e prodotti per illuminazione elettrodomestici (frigorifero, forno, lavastoviglie, lavatrice) e piccoli elettrodomestici piatti, stoviglie e utensili - detergenti e prodotti per la pulizia della casa

Uso personale
rasoi e phon  articoli di pulizia e igiene personale - profumi e cosmetici abbigliamento e calzature - valigie, pelletteria e accessori gioielli e orologi parrucchieri

L'IVA al 21%Tecnologia
computer (di tutti i tipi), stampanti e accessori - macchine fotografiche e videocamere
televisori e prodotti di home entrateinment (audio e video), strumenti musicali - giocattoli elettronici

Prodotti vari
articoli sportivi - giocattoli auto, caravan e moto articoli di cartoleria e cancelleria telefoni (di tutti i tipi) sigarette - benzina

Servizi
manifestazioni sportive e parchi divertimento - stabilimenti balneari piscine, palestre e similari - pacchetti vacanze pedaggi anche autostradali e parchimetri - affitti garage e posti auto e autonoleggio servizi di telefonia di tutti i tipi trasferimenti di proprietà auto e moto - servizi legali e contabili

Alimentari
bevande gassate, succhi di frutta e bibite analcoliche vini e liquori caffè

Attenzione però, il caffè, per esempio, aumenta all'acquisto in negozio, ma non se si parla di 'tazzina di caffè' al bar, perché sul venduto in grande distribuzione l'IVA è al 20% mentre al bar è al 10%.
Attenzione quindi agli aumenti, perché, purtroppo i furbetti ci sono sempre, quindi, consumatore avvisato... E se vi dovesse capitare di vede aumenti non corretti, chiamate pure i vigili, perché è un reato e si chiama 'furto'.

giovedì 4 agosto 2011

....470 Polo, 470 Felpe, 470 Cappellini e 470 Bandane...

Eccolo fresco fresco di ricamo il nuovo logo che abbiamo deciso di stampare su maglia, polo, berrettino e felpa.... spettacolare!!!
Se anche voi volete personalizzare per la Vostra squadra magliette, polo, costumi, cappellini, felpe... contattatemi! Ci accorderemo per tutto e ... procediamo con la stampa! Tempi di consegna: massimo 15 giorni.

Buon vento!!

martedì 2 agosto 2011

Caro Velista... vero o falso?

La deriva riduce lo spostamento laterale della barca perche' offre una grande superficie di resistenza in questa direzione e una piccola resistenza all'avanzamento.  
Le stecche della randa servono per mantenere relativamente rigida la vela lungo la balumina, migliorandone il funzionamento.  
La cassa della deriva si trova a proravia dell'albero.  
Le sartie servono per alzare le vele.  
Le crocette servono a diminuire la flessione, in senso laterale, dell'albero.  
Quando una barca naviga con mure a dritta la randa e' a dritta.  
Le sartie e lo strallo servono per tenere in piedi l'albero.  
Una barca che procede con una certa rotta puo' scegliere le mure.  
Una barca con mure a sinistra ha il lato sinistro sopravvento.  
La randa deve essere alzata con scotta e vang in tensione.  
Quando si accosta a dritta o a sinistra, la pala del timone frena la barca.  
Se si sposta la barra del timone sottovento, la pala si apposta sopravvento.  
Per regolare al meglio la vela bisogna cazzarla quanto piu' possibile.  
Una cima ritorta si puo' cogliere sia in senso orario che antiorario.  
Le andature portanti sono le boline, mentre le andature strette sono i laschi e la poppa.  
Il traverso e' andatura limite fra le strette e le portanti.  
Se da un'andatura al traverso puggio, passo ad un'andatura di bolina.  
Il vang serve a non far alzare il boma.  
Se la barca ha le mure a sinistra, accostare a dritta e' sinonimo di puggiare.  
Nelle andature strette, o non portanti, il vento incontra le vele e viene da queste deviato, mentre nelle andature portanti il vento spinge sulle vele che sono un ostacolo sul suo percorso.



Tutte le affermazioni in blu sono vere
Tutte quelle in rosso sono false.
Che punteggio avete fatto? Qualche obiezione?

mercoledì 13 luglio 2011

Come rastremare la scotta di randa, spy & fiocco

Partendo dal principio che anche noi siamo partiti da zero, perfezionare tutti i piccoli dettagli del vostro 470 non è difficile. Basta partire dalle piccole cose e, mano a mano, sistemare tutto, un pezzetto per volta. Il tutto di modo da poter smaltire i costi ed ottenere, mese dopo mese, una barca sempre più competitiva. Premesso che non siamo qui a fare pubblicità, per quanto riguarda le scotte noi personalmente abbiamo scelto di utilizzare la superswift di gottifredi & maffioli. Queste scotte sono perfette e soprattutto il modello appunto superswift è rastremabile. Cosa che rende la scotta molto più scorrevole, evita inceppamenti vari ed è molto leggera.


E' possibile acquistarla su numerosi siti on-line. Per quanto riguarda le misure noi abbiamo acquistato:


SCOTTA RANDA: 8 metri
SCOTTA FIOCCO: 7 metri (ne bastano 6 e mezzo)
 Come rastremarla? Ecco alcune istruzioni:


E’ necessario prima di tutto scalzare completamente la lunghezza che deve rimanere libera estraendo l’anima dalla calza avendo cura di non pizzicarla. Per fare questa operazione si può aiutare con una caviglia o un feeder per aprire i trefoli della calza e arrivare a prendere l’anima. Estratta l’anima e marcato il punto sulla calza,  avrà una eccedenza di calza che dovrà tagliare avendo cura di lasciare circa 12/15 cm di abbondanza che andranno rastremati.

Fatto questo, avendo la cura di fissare i trefoli della calza rastremati con un nastro leggero e scorrevole potrà inserire la coda della calza rastremata all’interno dell’anima nel punto marcato in precedenza e ottenere un risultato come quello delle foto allegate.




Sperando di essere stata utile... buon vento!

martedì 12 luglio 2011

470_molto più di una deriva

Il 470 è una barca a vela da regata , meglio nota come deriva, per due persone dotata di randa, fiocco e spinnaker.

La sua nascita risale al 1963, quando l'architetto francese André Cornu decise di progettare una barca invelatissima e molto veloce, molto tattica nonchè regolabile in ogni minimo dettaglio a seconda del vento, della capacità dell'equipaggio, della voglia di divertirsi.
André ha sempre prestato moltissima attenzione ai giovani e, ogni volta che poteva vedere giovani ragazze e ragazzi correre a vela in 470, era solito dire: "Sono così orgoglioso di aver contribuito con la progettazione del 470, ho dato loro la possibilità di divertirsi.

Il nome 470 lo deve alla sua lunghezza fuori tutto espressa in centimetri.

L'imbarcazione fa parte delle Classi internazionali annoverate dalla Federazione Internazionale della Vela (ISAF) e le regate della sua classe fanno parte del programma delle Olimpiadi dal 1976.

È una imbarcazione molto tecnica e competitiva dove è richiesta grande preparazione, sia tecnica che fisica. Considerata la particolare forma della chiglia è in grado di planare anche di bolina.

L'emblema della classe è la scritta 470, stilizzata seconda una forma particolare, descritta nelle regole, che deve essere riprodotta in blu scuro nella parte alta della vela principale.

Attrezzatura

Olimpiadi

Nel 1976 è classe olimpica maschile, dal 1988 anche femminile.
Le competizioni olimpiche in questa classe si sono svolte: